We are Back! 👆 E continuiamo subito con la storia dell'Editoriale Corno, ove il 1964 sembrerebbe essere l'anno della svolta; infatti imitando (ma non troppo..) il fumetto delle sorelle Giussani, ovvero Diabolik, la Casa Editrice fa uscire
Kriminal su testi
sempre di Secchi (stavolta come Max Bunker) e disegni del futuro grandissimo
Magnus (ovvero Roberto Raviola). Difatti la somiglianza è solo nel target e nel formato, per il resto si trattava di un prodotto decisamente più "extreme" il quale, fra le altre
cose, cominciava a fare anche un esplicito riferimento al sesso, da cui gli strali dei "benpensanti", che arriverando anche nel nostro inutile Parlamento, dove non mancavano gli aspiranti maccartisti, di ambo gli schieramenti, tra cui l'amante di Togliatti, a dimostrazione che l'essere inadeguati e incapaci nel ruolo pubblico non dipendeva dallo schieramento politico, un pò come oggi insomma, Bonafede, Tonìnelli, Azzolina etc...docet. Dopo qualche mese arriva
Satanik (sempre opera del
duo Bunker - Magnus), forse l'eroina noir più famosa del fumetto italiano, una serie che apriva le porte a nuovi ingredienti quali la magia nera
e l'horror.
A dispetto dei temi eticamente controversi (basti pensare che in uno dei primi numeri Kriminal lancia dell'acido alla fidanzata dell'Ispettore suo rivale per farla impazzire, una cosa che se si vedesse oggi richiamarebbe accuse ridicole di aver provocato un noto fatto di cronaca...) si trattava, almeno all'inizio, di materiale di alta qualità artistica, le trame erano
ben scritte, quasi sempre avvincenti e quasi mai ripetitive, infatti il Bunker vi disseminava
invenzioni originali e intriganti. Dal punto di vista grafico queste pagine furono una palestra
formidabile per il talento unico di Roberto Raviola, da lì in avanti conosciuto a tutti come Magnus. la cui arte passò in pochissimi anni dal tratto grezzo e incerto delle prime
tavole a quello dettagliato e rotondo della maturità artistica..
Come si diceva i due fumetti "neri"
furono coinvolti in innumerevoli beghe legali e con il passare
del tempo si trovarono inevitabilmente ad ammorbidire
progressivamente i propri contenuti, ma ciò nonostante o, forse proprio per questo furono comunque estremamente longevi,
riuscendo a sostenere una periodicità folle, ad esempio Kriminal per un periodo fu
addirittura settimanale, un pò come in seguito Urania (per dire), e a
durare continuativamente per ben oltre un decennio, oltre alle
successive
reprise, che hanno rischiato di proseguire anche nei penosi Anni Dieci, ma questa è un'altra Storia che Vi racconteremo in futuro, benintesi.
La sensazione comunque è che Kriminal bruciò troppo in fretta le sue innumerevoli potenzialità mentre Diabolik, tanto per dire, non giunse mai alla periodicità settimanale, dando modo ai suoi (anch'essi pochi in numero) disegnatori di non tirare troppo la corda ed esaurire la vena creativa, che continua, seppur con tutti i limiti del caso, ancora oggi, quando la testata Diabolik R ha superato da poco i 700 (
!!) numeri.
A partire dal
1965 l'Editoriale Corno continua quindi a puntare alquanto sulle autoproduzioni, ma
il positivo riscontro economico dei primi prodotti permise di iniziare ad opzionare materiale straniero con l'evidente intenzione di
allargare il parco testate. Fra queste emerge da subito la ben nota serie bellica
Guerra d'Eroi,
che fu tra le proposte
di maggiore longevità (ben 784 numeri catalogati solo della Serie principale, ma su questo torneremo in futuro anche con un gustoso inedito) e sarà imitata da tanti altri editori e continuata
in seguito dalla stesso Andrea Corno con la successiva casa editrice Garden Editoriale.
Il prolifico Bunker continuerà intanto a proporre nuovi personaggi, fra questi, la
serie
Dennis Cobb Agente SS 018 che vedrà purtroppo solo per pochi numeri i disegni di Magnus, e la miniserie fantascientifica
Gesebel (1966), durata 22 numeri (anche qui disegni di Magnus solo nei primi, ristampati poi più volte sino agli anni Duemila, ma queste sono altre storie che ritroveremo in seguito, Keep reading Us!).